Cristiano Ronaldo e lo strano motivo per cui non parla col figlio per giorni

Cristiano Ronaldo ha rivelato che lui e il figlio primogenito sono così competitivi che a volte dopo delle partite non si parlano per giorni.

Cristiano Ronaldo e il figlio adolescente passano addirittura giorni senza parlarsi a causa del loro spirito di competizione.

Il calciatore portoghese – padre di Cristiano Jr., 14 anni, e dei gemelli di 7 anni Eva e Matteo, nati tramite madre surrogata, e di Alana, 6, e Bella, 2, avute con la compagna Georgina Rodriguez – è orgoglioso che i suoi figli siano appassionati quanto lui e non si trattiene quando giocano insieme.

Parlando nel podcast ‘Rio Ferdinand Presents’, ha detto: “Ero nel Mar Rosso qualche giorno fa, gioco a padel ogni giorno. Io e Cristiano Jr. ci arrabbiamo, non ci parliamo per tipo due giorni”.

“È per questo che sono felice, anche il piccolo Matteo (è competitivo, ndr), mi piace. Dimostra che hanno personalità”, ha aggiunto.

“Seriamente, i miei figli sono come me. Non glielo insegno, ma lo vedono con l’esempio perché a volte quando perdo mi arrabbio, a volte piango, dipende dal momento”, ha continuato.

“Sono un po’ come me, quindi anche con i miei figli competo, voglio sempre vincere. Non regalo mai nulla così”, ha proseguito.

Cristiano attualmente gioca per la squadra saudita Al-Nassr e il primogenito è nelle giovanili dello stesso team, dopo aver già giocato nelle accademie di Juventus e Manchester United quando il padre era in quelle rispettive squadre.

Tuttavia l’attaccante 39enne non vuole mettere troppa pressione al figlio adolescente affinché abbia successo.

Ha detto: “Questa generazione… è difficile dirgli qualcosa e farglielo fare”.

“Vedranno sempre il loro papà come un esempio, mi vedono ogni giorno in quello che faccio, a casa, in allenamento, o in partita. Mi vedono lavorare tanto”, ha sottolineato.

“In questo momento Cristiano vuole diventare un calciatore ma non gli metto grande pressione, un po’ sì”, ha ammesso.

“Ha 14 anni, ha già la pressione di essere il figlio di Cristiano. Lasciamolo fare i suoi errori, ma spero che in futuro possa diventare un calciatore professionista”, ha proseguito.

“Se non diventerà un giocatore, forse farà un altro lavoro, ma lo sosterrò sempre. Non possiamo mettere pressione ai nostri figli perché siamo famosi”, ha concluso.

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