‘E’ stato davvero difficile’: l’altezza ha fatto molto soffrire l’attrice Geena Davis

L’attrice Geena Davis ha spiegato che essere sempre stata molto alta l’ha portata ad avere difficoltà durante la crescita.

Geena Davis ha avuto un’infanzia “davvero difficile” a causa della sua altezza.

L’attrice 69enne è alta un metro e ottantatré e ha ammesso che la sua statura è stata un problema quando era bambina perché l’“ultima cosa che voleva” era attirare l’attenzione, ma a scuola veniva continuamente paragonata a un giocatore di basket alto oltre due metri.

Parlando nel programma tv “The View”, ha spiegato: “Sono sempre stata alta… Ero molto insicura e timida, e l’ultima cosa che volevo era distinguermi, eppure, ogni minuto, mi distinguevo”.

“Quindi è stato davvero difficile crescere. Il soprannome che mi davano i ragazzi al liceo era Kareem Abdul-Jabbar, il che, sai, è così affascinante”, ha scherzato.

La star di Hollywood, balzata alla celebrità mondiale grazie al film “Thelma Louise”, ha spiegato che col tempo è diventata “molto a suo agio e felice” rispetto alla sua altezza, che alla fine ha favorito anche la sua carriera. Ne ha parlato anche nel libro “The Girl Who Was Too Big For The Page”.

Ha detto: “Questa cosa ha sempre fatto parte della mia vita, ma una volta che ho smesso di crescere, ho cominciato a sentirmi molto a mio agio e felice, e sono stata scelta per ‘Tootsie’, perché faceva ridere vedermi insieme a Dustin Hoffman”.

“Ho capito che va bene occupare tutto questo spazio. Ed è un po’ questo il messaggio del libro”, ha aggiunto.

Geena aveva spiegato in passato che ha imparato a essere sé stessa “senza scuse” solo una volta diventata adulta.

Aveva raccontato a People: “Sono sempre stata alta. Ero un bebè alto. Da bambina, il mio desiderio più grande era occupare meno spazio nel mondo. Solo da adulta ho capito che potevo essere me stessa, completamente, senza scusarmi”.

“Così ho scritto questo libro per tutti i bambini ‘troppo grandi’ – inclusi quelli con personalità forti e grandi sogni – che hanno bisogno di sentirsi dire che possono essere davvero se stessi e crearsi il proprio spazio nel mondo”, aveva continuato.

“È stato un piacere scriverlo, e meraviglioso poter illustrare le mie stesse parole per dare vita ai personaggi. Non vedo l’ora che sia pubblicato”, aveva concluso.