Ed Sheeran non aveva ‘equilibrio nella vita’ durante l’ascesa alla fama

Ed Sheeran ha confessato di essersi sentito ‘intensamente infelice’ all’inizio della sua carriera.

Ed Sheeran era ‘intensamente infelice’ nel primo decennio della sua carriera.

La pop star 34enne ammette di non aver avuto ‘alcun equilibrio’ nella sua vita, poiché per anni ha messo la musica al di sopra della propria felicità personale.

Ed ha detto al quotidiano The Sun: “Penso che nel primo decennio della mia carriera fossi intensamente infelice perché non avevo equilibrio, era solo lavoro, lavoro, lavoro.”

Ha poi aggiunto: “E sì, tutto era un enorme successo, ma lo era perché non avevo alcuna vita personale. Il lavoro era tutto. Credo che trovare quell’equilibrio con il matrimonio, avere una famiglia, vivere vicino ai miei amici…”

“Essere in grado di trascorrere del tempo con amici e famiglia; questo ora è diventato il 70 per cento della mia vita, e il lavoro è come il 30 per cento. Prima era 100 per cento lavoro e zero qualsiasi altra cosa”, ha continuato.

Infine, ha dichiarato: “L’equilibrio di poter esistere come essere umano piuttosto che solo come una macchina da pop star; quella sarebbe la mia misura del successo.”

Ed – che ha due figlie, Lyra, cinque anni, e Jupiter, tre, con la moglie Cherry Seaborn – ora si assicura che la sua famiglia abbia la priorità rispetto alla carriera.

Ha spiegato: “Lo stadio in cui sono arrivato nella mia carriera è quello in cui sono davvero felice e sereno. Sono davvero felice di chi sono come artista, della musica che sto creando e degli spettacoli che sto facendo. Onestamente, la cosa più importante per me è riuscire a bilanciare l’essere padre e l’essere marito, e sentire di riuscire a fare entrambe le cose a un buon livello.”

Ed ha confessato di aver lavorato troppo nei suoi anni più giovani, ma ora vuole godersi il successo e la vita familiare.

Ha detto: “Per avere così tanto successo nei vent’anni devi dare tutto te stesso tutto il giorno, ogni giorno, e c’è un limite di tempo a questo, per la sanità mentale. Ora lo vedo, e quando passo del tempo con nuovi artisti che sono in quella fase mi rafforza solo la sensazione di dire: ‘Quello non sono più io’.”

Ha continuato: “Sai, lavorare 16 ore al giorno ed esserci dentro totalmente. Devi farlo a un certo punto della vita, ma a un certo punto devi anche togliere un po’ il piede dall’acceleratore, soprattutto quando hai dei figli.”

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