“Lui è opera, io sono più Harry Styles”, dice il figlio musicista di Andrea Bocelli.

Matteo Bocelli pubblica il secondo album in studio, Falling in Love, e parla del progetto alla CNN.

In ascesa sulla scena internazionale, Matteo Bocelli, 27 anni, riflette in un’intervista alla CNN sulle proprie ispirazioni e sull’associazione con la carriera del padre, il tenore italiano Andrea Bocelli, 67 anni.

Ha raccontato: “Credo che le collaborazioni siano molto buone e positive quando nascono in modo onesto, quando entrambe le parti hanno davvero la volontà di creare qualcosa di speciale insieme. Altrimenti, non ne vale la pena.”

Ha aggiunto: “Ci sono molti artisti che ammiro e ascolto, quindi non sarebbe giusto citare solo alcuni nomi. Ma, sicuramente, artisti come Harry Styles o Adele sono persone con cui mi piacerebbe collaborare un giorno. Questi sono sogni”.

L’artista ha appena lanciato il secondo disco della sua carriera dal titolo Falling in Love.

Parlando del rapporto con il padre, Matteo riconosce l’eredità vocale, ma sottolinea le differenze artistiche.

Ha detto: “Crescendo accanto a lui, ho ereditato la voce e il modo di cantare di mio padre. Allo stesso tempo, però, appartengo a una generazione diversa, sono cresciuto ascoltando altri tipi di musica.”

Ha continuato: “La sua vita è fondamentalmente l’opera, mentre io sono più Harry Styles. Io ascoltavo soprattutto Elton John, Lionel Richie e, più recentemente, artisti moderni come Harry Styles ed Ed Sheeran. Abbiamo punti in comune, ma allo stesso tempo viviamo in mondi musicali diversi”.

Il giovane ha detto di vivere bene l’associazione del nome di Andrea Bocelli con la sua carriera.

Il musicista può essere considerato un nepobaby, termine abbreviato di nepotism baby, che si riferisce a una persona, generalmente un figlio o un parente stretto, il cui successo in una determinata carriera è stato agevolato da connessioni, status e privilegi familiari.

Ha spiegato: “Credo sia molto naturale e ovvio. Sono orgoglioso del fatto che mio padre sia una brava persona, qualcuno che ha portato un messaggio bello al mondo e che è amato da tanta gente. È chiaro che ci vuole tempo perché conoscano il mio lavoro, ma fa parte del processo”.

I due avevano inciso una collaborazione, Fall on Me, nel 2018.

Tuttavia, una nuova canzone insieme non è nei piani.

Matteo ha raccontato: “È stata una splendida collaborazione, perché parlava di un vero rapporto tra padre e figlio, ed è per questo che ha toccato le persone”.

Ha poi concluso: “Ma adesso è il momento che io segua la mia strada e mi concentri sui miei progetti. Non abbiamo in programma nuove collaborazioni al momento”.

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