La pop star Rita Ora vince una battaglia urbanistica

Rita Ora ha vinto una battaglia urbanistica con alcuni dei suoi vicini di Londra.

Rita Ora ha ottenuto il permesso di costruire una palestra controversa nella sua villa.

La pop star 34enne ha superato le proteste di numerosi residenti e gruppi locali per ottenere l’autorizzazione ufficiale a costruire la palestra nella sua casa di Londra.

Una fonte ha detto al quotidiano The Sun: “Rita non ha alcuna intenzione di disturbare la pace del suo quartiere e ha fatto tutto nella maniera corretta. Non avrebbe mai ottenuto il permesso dal consiglio se avesse violato qualche norma urbanistica.”

Rita – che ha acquistato la proprietà quattro anni fa – spera di costruire una stanza da giardino, che sarà utilizzata come palestra, e che si troverà a 30 metri dalla casa.

Tuttavia, i piani hanno fatto infuriare alcuni dei suoi vicini, che temono possa rappresentare un disturbo e avere un impatto sugli animali che vivono nella zona.

Un reclamo recita: “I residenti che hanno scelto quest’area per la sua tranquillità non dovrebbero essere costretti a convivere con illuminazione artificiale, suoni amplificati o perdita di privacy.”

Poi, si legge: “Anche se si parla di isolamento acustico, l’inclusione di porte pieghevoli suggerisce che musica e voci possano diffondersi a qualsiasi ora. La proprietà confinante ha una regola severa che proibisce grandi raduni o feste, adottata proprio per preservare la pace e il rispetto tra vicini.”

Infine: “Questa proposta mina tale intesa condivisa e porta con sé il potenziale di generare conflitti, lamentele e persino dispute legali.”

Un altro reclamo suggerisce che Rita rischi di “distruggere l’ecologia naturale”.

Il reclamo recita: “Ironicamente, l’attuale proprietaria ha dichiarato pubblicamente di voler preservare e onorare il patrimonio di questo giardino incassato, che a suo dire è un santuario per le farfalle ed è anche un rifugio per molti uccelli, compresi pettirossi, aironi e persino pavoni che negli anni sono stati avvistati lì.”

Il reclamo continua: “Distruggere l’ecologia naturale di quest’area per costruire una palestra moderna è del tutto fuori luogo rispetto al patrimonio e alla calma di questa particolare proprietà storica.”

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