‘Mi ha fatto ribollire il sangue, ero una iena’: Maria De Filippi spiega perché ha querelato un 65enne

Maria De Filippi ha querelato un 65enne utente dei social dopo che quest’ultimo l’ha accusata di fatti gravi ma falsi riguardo l’eredità di Maurizio Costanzo.

Maria De Filippi ha rivelato di essere diventata una iena quando un uomo l’ha accusata sui social di aver “rubato” l’eredità di Maurizio Costanzo ai suoi figli.

La conduttrice 62enne ne ha parlato con Kekko dei Modà durante un’intervista nel programma Password su Rtl 102.5.

Ha spiegato di aver in realtà rinunciato all’eredità del giornalista, morto il 24 febbraio del 2023 a 84 anni, proprio in favore dei figli.

“Un giorno mi sono imbattuta in un tizio che avrà sui 65 anni che diceva delle stron***e serie, un sacco di palle con serietà su di me. E mi sono detta: ‘Quasi le faccio vedere in tv così la gente capisce’”, ha raccontato.

“Poi ho cambiato idea, perché in questo modo gli faccio anche pubblicità. Ho pensato di querelarlo e l’ho fatto perché penso che ci sia un limite”, ha aggiunto.

Ha quindi spiegato che la falsità sull’eredità le ha fatto ribollire il sangue.

“Una cosa che mi ha fatto saltare i nervi è quando ha parlato di Maurizio raccontando di un’eredità pazzesca che io avrei rubato a mio figlio e ai figli di Maurizio. Io ho rinunciato all’eredità di Maurizio a favore dei suoi figli e un cretino che sui social dice questo mi ha fatto ribollire il sangue”, ha affermato.

Maria, di solito pacata e mai sopra le righe, stavolta non ci ha visto più dalla rabbia.

“Su questo argomento ero una iena, volevo farlo vedere per mostrare le cavolate che questo tizio dice. I social sono belli perché consentono la libertà a tutti di esprimersi ma non deve mai sorpassare il rispetto delle persone”, ha continuato.

Costanzo ha avuto tre figli, Camilla e Saverio, oggi 50 e 47 anni, con la seconda moglie Flaminia Morandi. Poi Gabriele, oggi 32enne, adottato nel 2001 proprio insieme alla De Filippi.

Maria ha anche parlato di come sfugge ai pensieri dolorosi legati alla morte di Maurizio: “Il lavoro riempie la giornata, ti obbliga a mettere da parte il dolore per continuare a vivere e per rispettare chi ti segue”.

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