L’attrice Eva Longoria non vive più in California: ecco dove si è trasferita.
Eva Longoria si sente “privilegiata” a poter vivere tra Spagna e Messico invece che negli Stati Uniti, ormai “distopici”.
La star 49enne e suo marito José Bastón – con cui ha un figlio di sei anni, Santiago – dividono il loro tempo tra il Paese centroamericano e quello europeo dopo che Eva ha voluto lasciare la California.
Ha raccontato a “Marie Claire”: “Sono privilegiata. Posso scappare e andare da qualche parte. La maggior parte degli americani non è così fortunata”.
“Rimarranno bloccati in questo Paese distopico, la mia ansia e tristezza sono per loro”, ha sottolineato.
L’attrice latina, famosa per la serie tv “Desperate Housewives”, ha spiegato di aver trascorso “tutta la sua vita adulta” a Los Angeles e dintorni, ma di aver notato che le cose stavano “cambiando” già alcuni anni fa.
Ha aggiunto: “L’atmosfera era diversa. Poi è arrivato il Covid, e ha fatto precipitare tutto”.
“Che si tratti della questione dei senzatetto o delle tasse, non è che voglia sputare sulla California, ma sembra che questo capitolo della mia vita sia ormai chiuso”, ha proseguito.
Eva è rimasta profondamente delusa nel vedere Donald Trump battere Kamala Harris alle recenti elezioni presidenziali, ma “le piace pensare” che la lotta continuerà.
Descrivendo gli Stati Uniti come “un posto spaventoso”, ha affermato: “Se lui manterrà le sue promesse, sarà un posto spaventoso”.
Ha inoltre criticato il “rapporto teso” tra gli Stati Uniti e il Messico, soprattutto per il fatto che alcune persone negli Stati Uniti chiedono la costruzione di un muro al confine pur apprezzando molti aspetti della cultura del loro vicino meridionale.
Ha detto: “Sento che il rapporto teso tra noi e il Messico deve essere riparato, e credo che la cultura e il cibo possano facilmente celebrare le cose migliori di un Paese”.
“Le persone che urlavano ‘costruite quel muro!’ sono le stesse che partecipano al Taco Tuesday”, ha continuato.
“E io penso: ‘No, no, no. Non puoi prendere margarita e tacos, e poi sputare sulla cultura che ti ha dato i tacos e la margarita. Devi dire: questo viene da lì. Ci devono essere cose buone’”, ha concluso.