Taylor Swift si è trasferita a casa del papà dopo l’intervento di lui

Taylor Swift ha raccontato di essersi trasferita a casa di suo padre Scott dopo il suo intervento al cuore.

Taylor Swift si è trasferita a casa di suo padre Scott dopo che quest’ultimo ha subito un intervento di bypass coronarico multiplo.

La cantante ha raccontato della convalescenza del padre dopo la delicata operazione, subita a giugno, e come ha vissuto una sorta di “inversione di ruoli genitore-figlia” assistendolo durante il recupero.

Aggiornando i fan sulle condizioni del padre nel podcast ‘New Heights’ del suo fidanzato Travis Kelce, ha detto: “Sta dicendo a tutti i suoi amici: ‘Dovete fare il test da sforzo perché è quello che fa davvero prevenzione. Se lo scoprite in anticipo, non dovete sottoporti a un intervento di bypass’”.

“Si possono sistemare quelle ostruzioni con stent e cose molto meno invasive”, ha continuato.

Scott ha mantenuto il suo senso dell’umorismo e ha iniziato a fare battute nel letto d’ospedale appena svegliatosi dall’operazione.

Taylor ha ricordato: “Si sveglia dall’intervento, e ci sono mia madre, mio fratello (Austin, ndr), io e il suo migliore amico. Ha fatto tipo uno sketch comico di 15 minuti. È stato più divertente che mai, e di solito è già molto divertente”.

Ha proseguito: “Ed è stato piuttosto strano perché, in molti modi, è stata proprio un’inversione di ruoli genitore-figlia. Mio fratello, mia madre e io facevamo i turni in terapia intensiva, restando con lui 24 ore su 24, 7 giorni su 7”.

Il papà della diva è noto per aver distribuito plettri da chitarra ai fan durante l’Era Tour, e anche in stato di semi-incoscienza cercava di darli al personale dell’ospedale.

Taylor ha raccontato: “È uscito dall’intervento e ha cercato di dare i plettri a tutte le infermiere e ai dottori, ma non aveva i pantaloni, non aveva tasche, camice da ospedale, capite?”.

Taylor si è adoperata per assicurarsi che suo padre potesse fare la doccia e muoversi con un deambulatore.

Ha detto: “Cioè, questo tizio mi costruiva altalene, giochi da giardino, culle… e ora io gli monto la sedia per la doccia, il deambulatore e il letto che si alza così”.

“È surreale, davvero. Non puoi camminare da solo. Avevamo una piccola imbracatura per mio padre, tipo portare a passeggio il papà al guinzaglio”, ha affermato.

Ha concluso: “Ed è stato il paziente più adorabile di sempre. Continuava solo a dire grazie, più e più volte”.

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