Il principe William riceve le chiavi della città di Rio de Janeiro

Il principe William ha ricevuto le chiavi della città di Rio de Janeiro all’inizio di una visita di cinque giorni in Brasile, dove si terrà la cerimonia annuale del suo Earthshot Prize.

Il principe William ha ricevuto le chiavi della città di Rio de Janeiro.

Il principe del Galles ha iniziato una visita di cinque giorni in Brasile per organizzare la cerimonia annuale dell’Earthshot Prize, dedicata a premiare gli ambientalisti, e lunedì (03.11.25) ha ricevuto le chiavi della città dal sindaco Eduardo Paes.

William, 43 anni, ha preso la funivia fino in cima al Pan di Zucchero, dove ha potuto ammirare dall’alto la città e la celebre statua del Cristo Redentore, dando così inizio a una settimana che lo vedrà presenziare alla cerimonia dell’Earthshot Prize e partecipare al vertice ONU sul cambiamento climatico COP30, che si terrà nel Paese sudamericano.

Parlando della sua motivazione per l’Earthshot Prize, William – che ha tre figli, il principe George, 12 anni, la principessa Charlotte, 10 anni, e il principe Louis, 7 anni, avuti con la moglie Catherine, principessa del Galles – ha dichiarato alla rivista HELLO!: “Come padre, penso costantemente al mondo che i miei figli erediteranno.”

Ha aggiunto: “Voglio che crescano circondati dalla natura, dalle opportunità e da un senso di speranza verso il futuro. Ma so anche che, se non agiamo con coraggio adesso, quel futuro è a rischio.”

Ha poi continuato: “L’Earthshot Prize serve a invertire la rotta, a dimostrare ai nostri figli che siamo disposti a lottare per il loro domani.”

Il mese scorso, William ha parlato di come i suoi figli gli abbiano fatto capire quanto sia importante “salvare il pianeta”, in occasione del quinto anniversario del lancio dell’iniziativa.

In un breve filmato condiviso sui suoi canali social, ha dichiarato: “Ora più che mai è il momento di salvare il pianeta.”

Ha poi detto: “Cinque anni fa, mi trovavo sotto questa quercia, poco dopo il lancio dell’Earthshot Prize. Il pianeta, l’unica casa che abbiamo, aveva bisogno del nostro aiuto, e gli scienziati ci avevano chiarito che dovevamo compiere cambiamenti significativi entro il 2030.”

Ha continuato: “Allora, un decennio sembrava un periodo lungo. George aveva sette anni, Charlotte cinque e Louis due; immaginarli nel 2030 sembrava lontanissimo. Ma oggi, a metà di questo decennio cruciale, il 2030 sembra molto vicino.”

Ha infine aggiunto: “L’Earthshot Prize è nato perché questo decennio conta. Il 2030 è una soglia con cui le generazioni future ci giudicheranno; è il momento in cui le nostre azioni, o la mancanza di esse, avranno per sempre determinato il destino del nostro pianeta.”

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